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      Queste le parole della Bolla di Sisto IV riportata dal Rainaldo negli annali ecclesiastici 1478, e ti rammentano Fimbria imbestiato contro Scevola perchè assalitolo ai funerali di Caio Mario col ferro in mano lo assalito non gli aveva conceduto tanto gli ficcasse in corpo lo stile, che lo ammazzasse: "Contendendo i cittadini per lite privata fra loro questo Lorenzo co' priori di libertà...... calpestato ogni timore di Dio, vinti dal furore, pieni di diabolico spirito, di sè fuori come cani arrabbiati infierirono con immane ignominia contro persone ecclesiastiche. O dolore! O inaudito delitto! Le mani violente portando sopra un'arcivescovo appiccaronlo alle finestre del palazzo della Signoria." E non gli saldarono il conto, imperciocchè gli salvassero il giovane cardinale Raffaele, il quale sebbene gli rendessero incolume non per questo attutì il sacerdotale odio; dissuadendolo invano il re di Francia, i Veneziani, l'imperatore Federigo, i duchi di Milano e di Ferrara volle rompere guerra ai Fiorentini; poco dopo ai Veneziani perchè derelitti da tutti, e con più infamia da lui, che sperperava a danno dei cristiani le forze le quali doveva volgere contro i Turchi, si erano composti in pace con Maometto. Fin negli Svizzeri va a suscitare nemici contro il duca di Milano solo per trattenerlo da porgere soccorso ai Fiorentini; allettamento a cotesti rudi montanari le largite indulgenze, delle quali essendosi mostrati piuttosto ghiotti, che cupidi, si avvisa cavarne partito, però non le dona più oltre, le vende, e ci fa grosso guadagno.


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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





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