- Degli uomini dell'Oratorio dello amore divino due, dispersi gli altri, rimasero uniti, Gaetano da Tiene, e Giampiero Caraffa; accordaronsi, perchè diversi d'indole; ciò sembra contradittorio, e non è, e pensandoci sopra ne troviamo la ragione in questo, che due uomini pari d'ingegno, e di talento vanno per una medesima strada dove quegli cammina con più risoluto passo, questi con orme più tarde, sicchè all'ultimo chi resta addietro si chiarisce inutile; mentre coloro, che procedono per diverso sentiero si prestano mutuo soccorso, uno si avvantaggia della opera dell'altro, si completano insieme: se entrambi nelle diverse, non però opposte vie, fanno lavoro di pregio uguale meglio che mai, se dispari non monta; imperciocchè uno aderendo all'altro riesce tutto a guadagno: gli uomini, i quali per diversi tramiti tendono al medesimo segno si accomodano fra loro come la guaina, e il coltello. Gaetano fu mite, Giampiero turbolento; quegli parlava rado e soave, questi copioso e veemente: entrambi tenevano ufficio autorevole, chè Gaetano fu Protonotaro partecipante, Giampiero vescovo di Chieti ed Arcivescovo di Brindisi, e li risegnarono per fondare l'ordine dei Teatini; oltre i tre voti consueti stabiliscono di non cercare elemosine, vivrebbero con quelle che sarieno state loro spontaneamente largite; non si astrinsero, almeno da prima, a foggia speciale di vesti, non a riti particolari; si conformerebbero a quelli dei paesi che avrebbero visitati; scopo loro instituire un seminario di preti secolari governato con ordini monastici; intendevano guadagnarsi i popoli con le missioni, coll'amministrare i sacramenti, con la cura degl'infermi.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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