Se leggi le lettere del padre Segneri vedrai come il Papa medesimo lo presentasse di canditi, e di non so quali ortolani; il Granduca Cosimo III di cioccolata più volte, ed egli stesso gli chiede vino generoso per cavarne lena a mostrarsi valente operaio nella vigna del Signore. - A conseguire simile scopo di leggeri si comprende come lo insegnamento avesse ad essere cura suprema dei Gesuiti; di fatti, a Roma esercitando una volta i letterati nocque piuttostochè giovasse alla religione; i Gesuiti intesero soppiantarli e ci riuscirono; sempre conformi a sè stessi immaginarono metodi affatto soldateschi, e discipline, e pene; insegnavano gratis, come predicavano, e celebravano la messa; vietato non solo chiedere, ma accettare elemosine: nelle chiese non tenevano cassetta: gli scampoli disprezzavano: si contentavano rubare la pezza. Anco questo modo d'insegnamento ebbe sequele terribili nella società nostra, e durano; le scuole ordinate a mò di esercito con soldati, e ufficiali diventarono pugnaci. - Noi dobbiamo venerare la Provvidenza, la quale volle, che simili forze ordinate in pro della tirannide, e dello errore, o non durino, o durino poco; un verme segreto le corrode; la stessa violenza dei moti le fiacca; circoscritte dentro un termine ingeneroso o cattivo s'intristiscono ripiegandosi sopra sè stesse, dacchè paia certo, che la sola bontà sia progressiva durevolmente. Chi mai al mondo potè ridurre le anime umane a stiletti come il vecchio della Montagna? - I Giannizzeri un pezzo sostennero il Sultano, e poi ei gli ebbe a trucidare quanti erano, così gli Sterlitzi in Russia, e così i Mamalucchi in Egitto; in pari guisa il Papa, dopo avere provati i Gesuiti sua lancia, e suo scudo, gli sperdeva quasi piante venefiche.
| |
Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
|
|
Segneri Papa Granduca Cosimo III Gesuiti Roma Gesuiti Provvidenza Montagna Giannizzeri Sultano Sterlitzi Russia Mamalucchi Egitto Papa Gesuiti
|