In questa guerra, Paolo IV, modello quasi perfetto del romano pontefice, strinse alleanza con Soliman; cosģ per vendicarsi di Carlo reo di avere favorito i Luterani, e non era vero, egli si acconta co' Turchi; e fa anco peggio, perchč conosciuto come l'oratore di Filippo Garcilasso della Vega di tutti questi tramestii ragguagliasse il suo signore, e non faceva altro che adempire il proprio dovere, lo caccia in prigione, in prigione altresģ il Taxis, direttore delle poste spagnuole per avere spedito i dispacci, e per di pił lo tortura; l'oratore imperiale Saria, il quale commosso da tante enormezze si affretta a moverne lamento col Papa, dopo averlo fatto aspettare per pił di un'ora alla porta, appena č intromesso. Parmi utile che gl'Italiani conoscano (essendo cose ormai poco note o affatto dimenticate) come Filippo II, uomo piuttosto furibondo di religione cattolica, che cattolico, riunito un congresso di teologici di Salamanca, di Alcalą, e di Vagliadolid, non che dei pił illustri giurisperiti spagnuoli, innanzi di rompere la guerra al Papa, volle lo chiarissero intorno ai seguenti quesiti i quali di unanime accordo furono risoluti in pro della prerogativa regia: "in caso di guerra difensiva contro il Papa possono sequestrarsi le rendite dei beni di coloro che spagnuoli o no li posseggono in Ispagna, quante volte rifiutino obbedienza al sovrano del pari, e nel medesimo caso possono sequestrarsi le entrate dei benefizi ecclesiastici, e vietare ogni spedizione di pecunia a Roma: o che sarebbe peccato convocare un Concilio per esaminare un po' se Papa Paolo sia stato canonicamente eletto?
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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