Pagina (582/838)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I vari partiti si gettarono in faccia l'omicidio del Rossi; uno scrittore non so se più tristo, o ridicolo, ne incolpò anco lo scrittore di questo libro; e l'opera del D'Arlincourt ebbe traduttori e stampatori a Livorno, lettori, e forse credenti in Italia; miserie di tutti i tempi, e di tutti i luoghi, forse correggibili un giorno, ma certamente non emendate fin qui!
      A fine di conto veruno amò Pellegrino Rossi imperciocchè pei preti fosse troppo, pei liberali troppo poco. La Corte Romana lo pianse morto perchè le tornava singhiozzare senza lacrime, se gli fosse durata la vita lo avrebbe ucciso ella: più tardi Pio gli mise un po' di sepolcro tanto per non parcere, e su la lapide commise incidessero lui avere avuto ragione da vendere, il Papa lodava ed approvava il Papa, e questo va pei suoi piedi nè importava davvero scolpirlo sul marmo(159).
      Spontaneo o consigliato Pio IX mandava nel mattino del 16 Marco Minghetti, e il Conte Pasolini in cerca di Giuseppe Galletti, il quale arrivato la sera del dì precedente aveva ricevuto dalla turba inebriata di vino e di sangue strepitose accoglienze; egli nelle sue memorie fa le stimate per questa chiamata, e s'infinge; forse altra volta non aveva egli retto il governo? E per le acclamazioni popolari non offeriva un'arnese lì per lì da logorarsi in opposizione al popolo; certo per breve tempo, ma a quei giorni chi poteva augurarsi durare un pezzo; e poi Pio IX non ne aveva bisogno di lungo; bensì di tanto che bastasse a mettersi in salvo; recatosi il Galletti al Quirinale, il Papa gli parlò pacato, e gli commise comporre nuovo ministero; chieste alcune ore per indettarsi gli concesse spazio fino a sera; uscito, gli offre la carrozza il principe Corsini, ed ei va con esso; mentre passano per piazza Apostoli ecco accorrere loro una turba di gente, nè popolo tutta, bensì mista di deputati, di cittadini maggiorenti, e di ufficiali, con bandiere e carelloni sopra i quali stavano scritte le domande, che intendevano il Papa esaudisse: ministero nuovo, governo quale lo aveva già dichiarato il Mamiani, adesione alla Costituzione bandata del Montanelli; appena ravvisato il Galletti, la moltitudine lo cava dalla carrozza, e seco lo travolge al Quirinale in mezzo alla deputazione eletta per partecipare al Papa i desiderii della Città; sappiamo da lui, come parendogli strano inquietare Pio per cosa della quale già gli aveva dato incombenza, e non dicevole angustiarlo per le altre s'indettò con la Deputazione di entrare in palazzo, e uscirne poi simulando avere tenuto colloquio col Papa, e da lui impetrata la facoltà di comporre il ministero senza toccare di altro; era inganno cotesto ma il popolo che di rado si lascia abbindolare quando tiene aperti gli occhi prese a prorompere: "o le altre?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





Rossi D'Arlincourt Livorno Italia Pellegrino Rossi Corte Romana Pio Papa Papa Pio IX Marco Minghetti Conte Pasolini Giuseppe Galletti Pio IX Galletti Quirinale Papa Corsini Apostoli Papa Mamiani Costituzione Montanelli Galletti Quirinale Papa Città Pio Deputazione Papa