composizione del nuovo ministero di leggeri andò persuaso, alle altre domande invincibilmente opposto, onde si ebbe rifugio al ripiego, deciderebbe l'Assemblea su quelle; il popolo non si contentava, ma lo abbonirono con le parole artate; il popolo pretendeva altresì gli si consegnassero nelle mani gli Svizzeri, ma anco su questo lo abbonirono. Dicono i panegiristi di Pio, com'egli al cospetto degli Oratori stranieri protestasse della nullità degli atti come estorti a forza, e non pare, dacchè parte accettò, e parte respinse delle domande del popolo, e se questo fu inganno per celare meglio le riposte deliberazioni tanto maggiore gli riviene il biasimo per la usata fraudolenza; e di ciò si duole amaramente il Galletti lamentando i danni patiti per essersi spencolato in suo pro, la sua sconoscenza come quello che lo aveva sottratto a pericolo sicuro, poichè s'egli non era il popolo in cotesto di aveva mostrato volontà e potenza di troncare ad un punto Papa e papato. Gli uomini del 1818 sperimentarono nemici così i principi come i popoli, e a parere mio meritamente, imperciocchè molti di loro per disposizione propria, e per qualità di tempi, taluni per qualità di tempi soltanto nè salvarono le monarchie, nè impedirono le repubbliche; una maniera di rivoluzionari annacquati: onde oggi Dio non li vuole e il diavolo li rifiuta; e più che tutti ha ragione di spregiarli il popolo, il quale a questa ora non si troverebbe a rifare i passi sopra una via insanguinata dai suoi piè laceri.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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