Parve a costui simile dichiarazione tiro maestro perchè da un lato si accaparrava i pacifici arrabbiati, e dall'altro si metteva nelle grazie dei cattolici, ma non aveva avvertito, che queste due cose insieme non potevano camminare, però persuaso dal Thiers, che nel Bonaparte subodorava un futuro padrone, e sè ammanniva per futuro ministro, si squilibrò co' pacifici per istringere vie più ai clericali pubblicando da capo nascesse quello che avesse a nascere per lui (che l'aveva combattuta con le armi in pugno) la sovranità temporale del Papa stava legata indissolubilmente con lo splendore della religione del pari che con la libertà, e la indipendenza d'Italia! I clericali allora parteggiarono per lui, così Napoleone prese e fu preso, e questa è la ragione per la quale il Bonaparte dopo avere impugnato le armi per atterrare la potenza spirituale del Papa adesso le impugnerebbe per sostenerla.
Queste le cause della spedizione di Roma: se non si palesarono subito, e all'opposto si avvolsero in ambagi ciò fu perchè i Francesi costumano aggiungere la coda di lione dove la pelle di volpe non arriva: veramente, io non lo nego, i nostri Italiani negoziando con esso loro mostrarono avere mandato il cervello al presto: per questi ormai sta allestito l'alloggio al Limbo; in qual parte sarà apprestato quello dei Francesi? Ma ciò riguarda l'altro mondo; in questo i Francesi devono confessarsi in colpa, perchè non possono, com'essi fanno, pretendere a due reputazioni affatto contrarie di fraudolenti e d'ingenui, di mascagni e di generosi; o tutti a Dio, o tutti a Mammone; non puossi servire due padroni a un punto.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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