I nostri delle due vie che conducono al nemico stanziato presso Valmontone, Frascati, Albano, Genzano. Velletri, e per le terre, che si avvicinano al mare presero quelle che da Zagarolo mena a Valmontone ed a Montefortino più lunga, ma meno esposta alle molestie nemiche. Le spie messe dietro allo esercito napoletano riportavano come egli con celeri moti si raccogliesse intorno a Velletri non lasciando indovinare se per allestirsi alla battaglia, ovvero per evitarla con la ritirata; per noi qualunque fosse il concetto di lui urgeva assalirlo, chè riusciva impossible ad uomo frenare lo impeto dei soldati; ma dove non valeva l'uomo, valse la fame: mancarono i viveri; di quì le querimonie scapigliate contro l'amministrazione ed a torto, imperciocchè non a lei, bensì allo stato maggiore corresse l'obbligo di vigilare che gli ordini del supremo Comandante sortissero adempimento, i quali furono che ogni soldato si portasse le cibarie per due giorni. Questo negozio delle munizioni in ogni tempo sperimentammo arduo. I Romani recavano seco armi di ferro atte così alla offesa come alla difesa, scudo, lorica, elmo, e per di più il palo onde ad ogni fermata costruivano il vallo, e per giunta il nudrimento di quindici dì: oggi le razze non so se nascono più affrante, ma certo per manco di esercizio, o per uso intempestivo, e troppo delle forze vitali le proviamo di nerbo sotto alle antiche e di molto. Al pane si potrebbe surrogare biscotto, il quale se fatto nelle regole, e di roba buona risparmia macinatura, cottura ed altre faccende di simile sorte nè facili nè brevi per le milizie in campagna, dacchè lo vediamo quotidianamente sopperire ai lunghissimi viaggi di mare.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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