Il bastione poi non ha fosso davanti a sè, non via coperta, non opere avanzate, per di dentro archi sopra archi; dai colli circostanti possono batterlo a livello pari, dal monte Mario a cavaliere.
Da porta San Pancrazio esce una via, che dopo breve tratto si bipartisce, e un ramo piglia tra la villa chiamata Vascello di Francia, e quella Valentini, mentre l'altro passa fra la Villa Corsini, e il Parco Pamfili, ma poi entrambi mettono sopra la strada maestra di Civitavecchia. Dista il Parco Pamfili un tiro di cannone dalle mura di Roma, e quivi il nemico ha facoltà di ordinarsi riparato in battaglia; dove però avesse preso anco le ville Corsini e del Vascello acquista modo di approssimarsi al coperto e quasi non visto fino sotte le mura di Roma. - Se poi non gli riusciva impadronirsi di queste due ville allora nè manco gli avrebbe giovato il Parco Pamfili, dacchè da esse si tira a fittone in mezzo di quello; al contrario presi tutti questi casamenti, e rafforzatocisi dentro, quanti si affacciavano alla porta San Pancrazio tanti sarebbero iti al bersaglio, e quindi impossibile qualsivoglia sortita.
Da questo lato fu nel campo francese deciso assalire Roma, e ciò pei conforti del generale Vaillant uomo di guerra eccellentissimo; certo in apparenza più arduo, ma insomma il contrario, però che dalla parte meridionale se riusciva più agevole abbattere le mura più difficile, anzi terribile inoltrarsi nella città irta tutta di tagliate condotte con maestria grande, e difese dal popolo non immemore della sua prisca fierezza.
| |
Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
|
|
Mario San Pancrazio Vascello Francia Valentini Villa Corsini Parco Pamfili Civitavecchia Parco Pamfili Roma Corsini Vascello Roma Parco Pamfili San Pancrazio Roma Vaillant
|