Io fui due volte a trovarlo, ma il meschino non mi riconobbe più; egli era tutto sfigurato: aveva la cavità dell'occhio piena di sangue, e la parte sinistra del capo soprammodo gonfia. La donna romana con un braccio lo sorreggeva, e con l'altro lo impediva ch'egli nell'angoscia disperata si strappasse la benda." Trentasei ore, che tanto si prolungò la sua agonia, la donna stette a canto al moribondo senza lasciarlo mai: affermano lei ignota al Rozat, e questo alla donna; se così sta lo affetto superando la natura terrena diventava divino, ed io per me lo giudicherei divino dove anco ci si fosse mescolato qualche po' di amore men puro: ottimamente immaginarono gli antichi di origine celeste ogni amore, che avesse l'ale per sollevarsi da terra.
Continuano i lavori, e le jattanze francesi; essi però conducono a termine la batteria quinta prima per far tacere il nostro fuoco del bastione settimo, e poi per aprire la breccia; mandano scorrerie sul Teverone per rompere i ponti Salaro, Nomentano, e Mammolo, e così chiudere da questo lato ogni comunicazione con Roma; sorprendono il colonnello Pianciani, che in compagnia di un suo ufficiale veniva nella carrozza del corriere, e lo tengono prigioniero di guerra: l'Oudinot vanta questa presa come una conquista, ed è ciurmatore; aggiunge nel rapporto averla conseguita dopo combattuta aspra pugna, ed è bugiardo: fa una funata di poveri contadini, e gl'invia in Francia trofei di guerra, e così conferma la sentenza che sopra tutte le passioni la vanità è crudele.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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