O non sentivano la necessità inevitabile di piegare il collo? Con tutto ciò deliberarono difendersi, lo fecero finchè poterono, ed oggi gli stessi avversari lodano la ostinata difesa, e il popolo italiano ne va altero come il suo migliore titolo di onore, e avverti di più, che il proponimento di cedere agli estremi sorse spontaneo, ed unanime; non di discussione dell'assemblea ci fu mestieri, nè di partito, nè di ordine di Governo, le cose procederono per corso naturale senza intervento di autorità." Che se domandi o lettore perchè il Gioberti, che tale un dì pensò e scrisse, poi tanto infesto si mostrasse al Mazzini io ti chiarisco in un motto; il Gioberti fu prete, e non impunemente, pare, si tosano i capelli sul vertice del capo, e poi si lascia scoperto alla temperie dell'aria. Quanto al Torre seppi, che ora tiene ufficio nel ministero della guerra, ed ha titolo di Generale, e col titolo il salario: forzadi pane stringe più di manetta di giandarme. Il libro delle memorie storiche sull'intervento francese in Roma vivrà, e fie patrimonio del popolo, il suo autore, comunque mangi, beva, e vesta panni non vive più, e in breve diventerà patrimonio della terra: di lui non piace, nè giova mettere altre parole, e le dette sono troppe.
E' pare impossibile, e credo, che i posteri non ci presterebbero fede, dove non lo attestassero testimonianze solenni muniti di poche artiglierie noi resistemmo ai Francesi 26 giorni con la breccia aperta, mentre gli è raro che per così lungo tempo durino le fortezze principali.
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Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno 1864
pagine 838 |
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