Pagina (771/838)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tosto alla riscossa; l'apertura della traversa forse si allarga 8 piedi, a 9 non arriva, ma si può dilatare vie più, e poi anco così basta onde il nemico irrompendo allaghi; accorre la legione italiana, e fa prova infelicissima; ad un sergente appena si affaccia una palla di cannone fracassa il petto schizzandone il corpo in brani a destra e a sinistra, le prime fila della legione vengono spazzate via dalla mitraglia; non si sgomentano i sorvegnenti per questo, e passano sul corpo dei compagni per accorrere là dove li chiama il dovere: intanto una palla tronca una gamba al Capitano della Batteria a destra, steso su la barella lo portano all'ospedale, ed egli fiero in sembiante agitando il membro mutilato come una bandiera grida ai soldati: "viva la Italia! Coraggio!" Bersaglieri, Linea, Legionari quasi tratti fuori di loro per tanta costanza plaudono con la voce, e co' gesti, nè si potendo contenere accompagnano la barella del dolore come se fosse stata un carro trionfale fuori del tiro.
      La rottura della traversa rendeva impossibile sostenersi nella Batteria di destra, il Garibaldi dal Pincio vedendola deserta, scende con passi frettolosi, e all'Hoffstetter, che primo gli si para davanti dice: "adoperate chi volete, sieno pure uffiziali tutti, ma importa sia turata la rottura della traversa, andate." Mentre l'ufficiale partiva per racimolare quanta più gente potesse, il Garibaldi si rimase ad attenderlo seduto sopra un carretto di cannone; l'Hoffstetter s'imbatte in trentacinque bersaglieri reliquia ultima della terza compagnia del secondo battaglione, li trae seco e li conforta con alquanto di vino, perchè davvero erano rifiniti di forze: dall'apertura sboccava una fiocinata di palle, allora i bersaglieri si divisero, parte porgeva i sacchi pieni di terra, e parte li riceveva; l'apertura scema, si chiude, è chiusa; nè cannoni, nè mortai, nè moschetti nemici valgono a trattenere l'opera; anzi i bersaglieri passando dal coraggio alia temerità vogliono salire su la breccia ristorata, e bravare il nemico alla scoperta; a rattemprarne la baldanza ecco giù una bomba, che in un'attimo ne ammazza sette; balenarono gli altri ma i morti furono rimossi, sul sangue si sparse un pò di terra, un bicchiere di vino, un grido: "viva la Italia e le cose tornarono come prima.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lo assedio di Roma
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Zecchini Livorno
1864 pagine 838

   





Capitano Batteria Italia Bersaglieri Linea Legionari Batteria Garibaldi Pincio Hoffstetter Garibaldi Hoffstetter Italia