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      La figlia del Re Manfredi non si sente tale.... Da più alta cagione che questa non è, traggono origine cotesti furori: una cosa che ormai non istà più in potere della ragione e del tempo,... un sentimento profondo invano represso, forse...."
      Gismonda!
      riprese Yole, fattasi pel volto e pel seno tutta vermiglia, "si danno arcani che l'amico non può dire all'amico; che ricercarli in ogni nome è indiscretezza e crudeltà, nei Sovrani delitto. Hanno i Regnanti segreti che non possono svelare a persona, perchè a noi più che al rimanente degli uomini dette il cielo un senso squisito di dignità. Al Conte Ruggiero e alla sua nobile consorte, assediati sul monte Etna, rimase un solo mantello reale; essi non pertanto non mostrarono la loro nudità, ma ora l'uno, ora l'altro si fecero vedere in pubblico sempre vestiti del manto che non può onestamente tralasciare l'altezza del sangue. – Se il mio segreto fosse stato da svelarsi, a te più che altrui avrei voluto manifestarlo; ma da che mi piacque non dirtelo, guardati bene dal cercare di saperlo. Ti basti questo, che dove la mia destra lo rivelasse alla mia sinistra, io vorrei subito mozzarla."
      La damigella le stette dinanzi sbigottita, come quella che non aveva mai inteso tanto acerbo rimprovero. Yole gravemente aggiungeva:
      Porgimi il velo, Gismonda; sento il bisogno di aere più puro. – Voi tutte restate, Gismonda sola mi accompagni nel giardino.
      Gismonda corse ad eseguire il comando; ma confusa, mal sapendo che si facesse, tolse quel velo stesso che assunse Yole allorchè si seppe in corte la morte di Corrado, e glielo porse senza sollevare gli sguardi.


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La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





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