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      – Yole, la religione e il cuore ammaestrano di una seconda vita, e più durevole: la mente abbandonata a temerarii pensieri la nega. Comunque ciò sia, quello che ora ti domando, con la preghiera più profonda della mia anima lacerata, o farà lieto lo spirito se sopravvive alla mia morte, o il solo istante della mia partenza dalle cose viventi: – un sospiro ti chiedo, un solo sospiro. Il tempo non ha velocità da misurarne la durata, ma egli è una eternità di contento per colui al quale s'invia; e quando, sposa felice di un potente della terra, vedrai le spoglie delle vinte nazioni al piè del tuo trono, e te sollevata a tanta grandezza che dopo Dio l'uomo volga a te le sue preghiere e i suoi voti, e udrai il tuo sposo chiamarti l'eletta del cuore, e dirti per te avere ornate le sue tempie di alloro, per te acquistato il premio maggiore che la gloria può concedere all'uomo, e nel tuo nome avere combattuto, e nel tuo nome aver vinto.... oh! allora ti ricorra alla mente il pensiero del povero Rogiero che ti amò tanto.... e ricorda sospirando: egli mi amava così; – e tu piangerai, e alla storia della mia feroce sventura forse piangerà anche il tuo magnanimo consorte, – piangeranno tutti. – Nessuna altra gioia occorre in questa vita, tranne la speranza di un sepolcro lagrimato.... Yole, l'ora della mia dipartenza è arrivata; prega per un'anima che passa, i di cui ultimi pensieri non possono essere di Dio....
      Pallido come quello che viene strascinato al patibolo, ma fermo nel suo fiero talento, Rogiero cavò il pugnale, e fece atto di rompersi il seno.


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La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





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