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      No, no; il pane rubato al povero non conforta l'anima nè il corpo. E stasera, tornati tutti festosi alle loro famiglie, racconteranno: – Cinque cavalieri ci occorsero per via; noi fuggimmo, lasciando le robe per salvare la vita; essi potevano toglierle, ma ci richiamarono; e le vollero pagare con più profitto, che se fossimo andati fino al mercato. – E quando pregheranno, vado sicuro che ci rammenteranno nelle loro orazioni, e i nostri nomi saliranno al cielo con quelli dei Santi.... sì con quelli dei Santi; e Dio, sentendoci esaltati nella bocca dei suoi eletti, ci guarderà nella sua misericordia, ci vedrà infelici, e forse ci torrà da questa vita, angoscia per noi, spavento per gli altri: Iddio è pietoso nelle opere sue.
      Amendisse sotto voce Drengotto.
      Perchè dici amen, Drengotto?
      lo interrogò un masnadiero che gli stava più prossimo.
      Perchè la predica è finita: già la sua fine deve essere un cordone, o alla vita o alla gola.
      Drengotto!
      chiamò il condottiero.
      Il chiamato uscì di fila, e presentatosi baldanzoso innanzi di lui rispose: "Adsum, messere."
      Rendetemi conto della giornata.
      Ella è cosa di poco momento, messere Ghino: abbiamo corso e ricorso tutto il giorno dal bosco alla riviera, ma non si presentò SaracinoCristiano: tornavamo dunque verso sera a mani vuote a casa, allorchè i cani fiutando e abbaiando si sono lanciati entro un macchione, e noi dietro di loro; quivi abbiamo veduto che avevano addentato una bestia di pellegrino che giace là in terra: siamo subito accorsi a liberarlo; perchè, un poco più che tardassimo, lo spartivano da buoni fratelli in uguali porzioni tra loro.


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La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





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