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      Or che credete voi fare con questa apparente pietà? voi non dovete, nè potete sentirne per me: non ho io tentato di uccidervi? – e a tradimento, direbbero gli stolti. Che cosa significa tradimento? voi mi offendeste, io dovea vendicarmi; apertamente non avrei potuto; e' sarebbe stato aggiungere il danno all'oltraggio; – lo tentai come meglio poteva; non sono riuscito; – pazienza! Ell'era una lite tra noi; il caso l'ha decisa contro di me, nè io me ne affanno più del medico che vede morto l'ammalato, o del giureconsulto perduta la causa: andate, via, cotesta vostra compassione m'insulta. A che monta una mano di meno? la natura ne ha preveduto il caso, perchè, altramente, a qual fine ce ne avrebbe ella date due? Poichè siamo nati per morire, meglio giova andarcene a poco a poco, che tutto a un tratto; così ci avvezziamo: – intanto mi è morta una mano; – poi un piede.... qualcheduno doveva fare le spese della festa; sono toccate a me: – pazienza! Già le scommesse mi sono state sempre dannose."
      Ghino si apprestava a consolarlo, ma egli era ricaduto in isvenimento. Giunti alla soglia della capanna, il condottiero, chiamato Beltramo, gli comandò averne cura, e lo pregò che per suo amore lo vegliasse; lo avrebbe ricompensato in appresso; intanto se l'ammalato si aggravava andasse a San Quirico, e dicesse all'Abbate, che messere Ghino mandava per lui, ch'egli sarebbe certamente venuto; finalmente rivoltosi alla masnada che lo aveva seguitato, parlò con voce solenne brevissimo discorso: "Siavi di esempio Drengotto; io perdono i colpevoli.


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La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





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