Renditi, ed hai salva la vita.
No.
Che faremo noi di questo ostinato?
– domandò il vincitore al Cavaliere del fulmine, il quale freddamente rispose: "Dategli il colpo di grazia."
E l'obbediva, se non che ad un tratto sente gridare per ogni parte: "Ferma! ferma!" e il rumore di una moltitudine che si muove gli percuote l'orecchio; alza la faccia, e vede superate le lizze, valicate le fosse, ed una calca di gente stringersi in cerchio intorno di lui.
Che è questo?
– domandava al compagno.
Il Conte di Provenza
gli rispondeva costui "lo ha dichiarato vinto facendo alzare la lancia al Contestabile Lebrun. La nostra parte è finita, andiamo."
È egli bene che ce ne andiamo a guisa di fuggitivi?
Io credo che sì: questa gente che ci viene addosso ama più il Monforte di noi, e non è la prima volta, che il premio del Cavaliere vincitore del torneo fu morte a tradimento: se volete campare, salite in sella, e seguitemi.
Il Cavaliere, lasciato il Monforte. che dopo le ultime parole era caduto in deliquio, montò il suo cavallo, e si mise dietro allo sconosciuto compagno: questi cavalcò al luogo dove stava il premio del torneo, levò da terra l'asta, l'armatura e lo zoccolo, prese una coppa piena di bisanti, e la gittò alla plebe, la quale si sbandò in un subito per raccogliere le monete: allora l'avresti veduta percuotersi nel volto, carponi per la terra: e qui taluno aspettare che il suo vicino avesse preso il bisanto, poi dargli un pugno sotto la mano, il bisanto balzare all'aria, egli ghermirlo, fuggir via, e mescolarsi nella folla, che richiudendosi a un tratto non permetteva al derubato di perseguitarlo; là tali altri afferratisi pe' capelli, mentre s'impediscono scambievolmente di raccogliere la moneta, che potevano dividere, giunge un terzo che la porta via
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