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      ..."
      Tregua agli sdruccioli, Conte,
      disse il vecchio "e ponete mente, di grazia, all'estrema sentenza della lettera di Carlo: ei si sconciava all'ultimo, come sogliamo dire; a mal grado delle belle proteste, certa cosa è che le sue intenzioni sono di spogliarci."
      Come?
      domandarono molti.
      Oh! ell'è chiara: egli afferma di volerci ampliare di dominii; ora siccome le Baronie non le porta di Francia, si fa manifesto che per dare altrui deve togliere altrui....
      Barone,
      interruppe Anselmo "voi fate più maligna l'espressione di quello che suoni: parvi che voglia pensare a togliere, sul punto che sta per acquistare un Reame?...."
      Bella ragione! o che vi dovrebbe pensare al punto che stesse per perderlo?
      Qualche cosa, Barone, deve darsi alla fede, qualche cosa alla fama, qualche cosa....
      Nulla. Quando questie il vecchio si toccò i capelli "erano biondi, anche io pensava come voi dite; ma voi non dite come pensate, perchè neanche i vostri sono neri."
      Se la canizie non vi ha insegnato altro che a calunniare la vostra specie, sarebbe stato meglio che voi foste rimasto calvo quando i vostri capelli erano biondi.
      I circostanti risero al motto: il vecchio, imperturbato, lasciò che il riso passasse, poi riprese: "Mi ha insegnato a conoscerla; mi ha insegnato cose, che voi pure sapete, ma che celate, perchè non vi torna manifestarle. A fine di conto, qual guarentigia propone Carlo per la esecuzione delle cose promesse?"
      Guarentigia? Un uomo che entra pacifico in un Regno che potrebbe conquistare, vorrà darne altre di più della sua fede?


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La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





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