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      Ma noi adesso ci troviamo in Via San Salvatore.
      Ella è una solennità.... suonano le campane, nè si sa perchè; forse a chiamare Dio in testimonio.... rimanetevi, state in silenzio.... guai se lo vede!... Guarda il carnefice! tiene gli occhi bassi in segno di modesta compassione; ma non vedi tralucervi dentro un baleno di malignità, una gioia di stendere il braccio, e distruggere? su le sue labbra suona la parola di fratello; ma non iscorgi un sorriso indefinito agitargli i muscoli con la convulsione del tripudio?
      Principessa, non vedete che è notte? e queste faccende non si fanno al buio.
      Bella pietà! il paziente ascende le scale.... questa è l'ora trascelta per favellare di amore alla donna rigidamente guardata dal geloso marito.... adesso due feroci per meglio vedere come si punisca il delitto vengono a contesa, e commettono un altro delitto.... silenzio....
      Sono tutti a dormire.
      È la preghiera per colui che deve passare; preghiamo prostrati.... preghiamo.... è finita.... ha padre? madre? figli ne ha? – io non posso sopportare la immagine di quella disperazione.... egli è prostrato, – la scure con ambedue le mani sta sollevata, – il suo taglio deve internarsi nel ceppo, e tra la scure e il ceppo vi è un collo.... ah! balza una testa per terra.... piove sangue.... la bocca pare che non abbia compíta una parola.... era preghiera, o bestemmia? egli morì lacerato di rabbia.... una mano scarna, trepidante l'afferra pe' capelli.... trema ella di terrore o di gioia? ella la squassa, e si contamina, e la mostra al popolo.


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La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





Via San Salvatore Dio