... bella impresa davvero da mostrarsi alla gente, perchè applaudisca!... Sdegno di Dio! egli è desso.... la morte lo ha sfigurato, ma lo ha riconosciuto il mio cuore.... Rogiero.... Rogiero!
Rogiero intentissimo ascoltava parte di questi discorsi, e con quanta angoscia pensi chi legge; onde disposto a tutto più tosto che lasciarla sconsolata, fingendo dovere alcuna cosa comunicare al Maestro, trasse la briglia, e in breve fu a lato di Yole; – ella non era anche liberata dalla feroce visione; – smontò da cavallo, e presale soavemente la mano, le disse: "Io sono Rogiero."
Il suono della sua voce produsse il solito effetto; lo riconobbe l'addolorata, e la mente le tornava serena. Piangeva pure Rogiero, e il Maestro degli scudieri senza che vi pensasse, volendosi asciugare gli occhi, trovò le lacrime essergli gocciate fino a mezza guancia: bene egli conobbe il caso, e forse più di quello che non era da conoscersi; ravvisò, guardandolo meglio, Rogiero, imperciocchè lo avesse in grandissima pratica: poteva guadagnare duemila schifati, che sono quasi quattordicimila zecchini di nostra moneta, denunziandolo; poteva non essere biasimato da nessuno, perchè usava lealtà al suo Signore; poteva anzi conseguire la grazia di Manfredi: – gloria alla virtù! – aborriva il prezzo del sangue, e così discorreva a Rogiero: "Scudiere, se siete colpevole, già non sarò io quegli che vi accuserà; se innocente, quegli che vi tradirà; se aveste qualche turpe motivo per errare, abbiatene uno onorevole per correggervi; prendete il mio cavallo, e partite; nascondetevi, e uscite di Benevento: alla frontiera si apprestano i tempi nei quali potrete acquistare mercede, se reo; onore, se innocente: non esitate un momento; potrebbe perdervi un vano render grazie; già, se non m'inganno, non sarà per opporsi la Principessa.
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Dio Maestro Yole Rogiero Rogiero Maestro Rogiero Manfredi Rogiero Benevento Principessa
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