– fingesse Manfredi con noi? Veramente Gisfredo non mi occorre più innanzi gli occhi, e Manfredi è capace di questo, e d'altro. Ma Gisfredo non può avergli detto il come, e il quando.... no.... io non glielo ho mai confidato, e buona previdenza fu questa; dunque potrebbe essere una mia confessione tuttavia necessaria, e premiata. Chi mi assicura che Manfredi mi darà guiderdone? Avessi guarentigia.... allora.... egli certo mi disprezzerà.... che importa? non mi dispregio io stesso? Questo non monterebbe nulla, basta che fosse certa la mercede.... facciamolo giurare su i Vangeli.... ma se è eretico! – su l'onore di sua famiglia.... ell'è tutt'una. Veramente posso affidarmi nel pensare che premierà il primo delatore, perchè gli altri non si perdano d'animo a svelargli le congiure che possono succedere; certo non sarebbe accortezza punire anzi che premiare a quest'ora, nè Manfredi è stolto; – di stargli al fianco non amo, nè egli amerà; – mi manderà governatore in qualche lontana provincia di Sicilia; tanto meglio per me, reggerò a mio modo, avrò il diritto della vita e della morte; oh! somma gioia firmare una sentenza di morte! Vedi come la speranza ruba la mano al senno! e se Carlo viene? il meno che me ne possa andare, rimanendo, è la testa; fuggendo, tapinerò pel mondo miserabile.... atroce delitto è la miseria! in tutta la terra si trovano tribunali apposta per punirla; i miei feudi, il mio governo, non potrò già trasportarli meco: – patteggiamo a contanti, – torna meglio così; me ne andrò a Trapani, appresterò quivi una saettía; e se le cose rovinano per lo Svevo, fuggirò tra' Saracini, e se bisogna, rinnegherò. La terra del mio nascimento? che nascimento?
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