Novelle!
No... io vi dico di no... mi si risvegliano in mente i precetti di religione che io appresi da bambino, e mi confortano a non disperare: oh! come bella ci apparisce la fede nell'ora della morte! il poco bene che ho fatto mi lusinga del Paradiso...
Il vostro senno vien manco, Anselmo; io comprendo che voi tornate sul bambino: che discorrete di Paradiso? dov'è l'animo indomato, la minaccia di Dio, la bestemmia del vostro Creatore?
Io l'ho detto, Satana sta al capezzale. Voi venite per perdermi... andate via, vi comando, vi prego... in nome di Dio, andate via... no, accostatevi, che forse potrò vincere anche voi... Rinaldo, muoviti; egli è un grande arcano la morte! potessi dirti la millesima parte di quello che sento, di quello che vedo.... alza gli occhi, non contempli la gloria del cielo?
Io non vedo che il soffitto.
Pure v'è luce più viva del sole, pure v'è melodia malinconica; v'è Cristo... Cristo co' fulmini che gli corruscano nella mano terribile... Un confessore, Rinaldo, un confessore...
Che diavolo volete voi farvi del confessore a questa ora? animo via, che pensate esser la morte? ella è una bevanda amara; chiudete gli occhi, trangugiatela senza sbigottirvi, passata la gola, non si sente più altro.
Oh! io voglio confessare le mie colpe.
Ma pensate che non potete accusare le vostre colpe senza perdere i vostri compagni, e me stesso...
O dunque volete che pel corpo vostro perda l'anima mia?
E voi volete che per l'anima vostra perda il mio corpo?
Questo è affanno! questa è barbarie!
| |
Paradiso Anselmo Paradiso Dio Creatore Satana Dio Cristo Rinaldo
|