Pagina (614/699)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ben detto,
      approvò Manfredi "così è; di rado avviene che un forte braccio si unisca ad una trista mente: Cavaliere, in cortesia, io vi ricerco di un dono."
      Qual dono? Monsignore, parlate.
      Voi mi avete donato, che mi svelerete chi siete.
      Questo sarà un dono che voi farete a me, Monsignore, piacendovi ricercare le condizioni di un'umile persona, quale io mi sono; però non è tale il mio volto che ami rimanersi celato, nè tale la mia fronte, che non possa senza impallidire sostenere la vista dei valenti: ecco, guardatemi il sembiante; sia buono, sia sinistro, io lo tengo quale me lo ha dato la natura.
      E si alzò la visiera, e il Re vide una testa, quale i cieli concedevano agl'Italiani, quando con la testa concedevano anche la facoltà di sentire la vergogna; nondimeno non rammentava averla mai più veduta, e già moveva le labbra per domandare del nome, allorchè aggiunse il Cavaliere: "Voi non mi conoscete di vista, nè io conosceva voi, sebbene per fama io fossi innamorato delle virtù vostre. Voi dunque vedete, Monsignore, in me un cittadino, che bandito dalla sua patria ne porta per cimiero la insegna," ed additò la Lupa100 "affinchè vegga quali sieno le geste del figlio che ha cacciato, e si addolori che non sieno operate per lei, nè in alcuno suo onore ridondino; in me voi vedete un uomo, che perseguito dai suoi simili si vendica compassionandoli, e rendendo loro bene per male; in somma io sono Ghino di Tacco da Turrita...."
      Voi Messer Ghino!
      – ripeteva il Re stupefatto; e quanti quivi erano Baroni pugliesi si restrinsero a contemplare l'uomo che aveva levato di sè una fama da contendere con quella de' più illustri Capitani di eserciti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La battaglia di Benevento
Storia del secolo XIII
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Firenze
1852 pagine 699

   





Manfredi Cavaliere Monsignore Italiani Cavaliere Monsignore Lupa Ghino Tacco Turrita Messer Ghino Baroni Capitani