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      - Misericordia Domini super nos! Un parricidio, così per cominciare. Elle sarebbono buone mosse per dio! Sciagurato uomo! e lo pensate voi? Honora patrem tuum et matrem tuam. E qui non vi ha cavillo, che valga, imperciocchè abbia detto così chi lo poteva dire lassù sul Sinai.
      Il principe, ostentando fermezza, riprese:
      - In quanto a pensarvi andate franco, chè io vi ho pensato delle volte più di mille: rispetto poi alle prime mosse, io vo' che sappiate non essere mica questo il primo palio che corro.
      - Lo credo senza giuramento: e allora fatevi qua, e ragioniamo di proposito. L'arte di manipolare i veleni non si trova più in fiore come una volta: della più parte dei tossici stupendi, noti ai nostri virtuosissimi padri, noi abbiamo perduto la scienza. I principi Medici di Firenze si sono molto lodevolmente affaticati intorno a questo ramo importantissimo dello scibile umano; ma, se consideriamo la spesa, con poco buon frutto. Qui, come altrove, corre lo invitatorio del Diavolo: de malo in peius venite adoremus. Ecci l'acqua tofana; buona a nulla per un lavoro a garbo: cadono i capelli, si staccano le unghie, i denti si cariano, la pelle vien via a stracci, e tutta la persona si empie di luride ulcere - sicchè, come voi vedete, ella lascia dietro a se tracce troppo manifeste e diuturne. L'adoperò sovente la buona memoria di Alessandro VI; ma a lui poco importava si lasciasse dietro le tracce. Per me faccio di berretta ad Alessandro Magno; col ferro si taglia netto ogni nodo gordiano, e ad un tratto.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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