- Udiamo, via. - E il masnadiero usando della terribile domestichezza che il delitto suol porre fra i complici, si mise a sedere. La gamba destra accavallò alla sinistra, e il braccio sinistro puntò sul ginocchio alzato; sopra la mano aperta appoggia la faccia, e quivi, con gli occhi chiusi, il labbro inferiore sporgente in fuori, parve atteggiato a profondo raccoglimento.
- Questo giovane gentiluomo, ch'è il clarissimo signor Duca di Altemps..., incominciò a favellare don Francesco,
- Bè! - E senza schiudere gli occhi, appena fece il masnadiero un lievissimo cenno col capo.
- Ha concepito un furioso amore per certa fanciulla...
- Delle nostre, o delle vostre?
- E che so io? Una camerista...
- Nè nostra, nè vostra; notò Olimpio, alzando le spalle in atto di disprezzo.
- Ricercata di amore, si avvisa a starsi sul sodo. La proteggono i Falconieri, che se stessero a patrimonio come a superbia, a noi converrebbe far la sementa in mare. Ella ripara in casa loro, e questo le cresce baldanza; forse, e senza forse, vi sarà di mezzo qualche lussuria di prelato, la quale non ho voglia, nè tempo verificare adesso: comunque sia, ciò fa impaccio al signor Duca...
- Chi mi chiama?.. interrogò il Duca riscuotendosi a un tratto.
- Povero giovane, ve' come lo ha concio la passione! Giuoco, che voi non avete inteso parola di quanto abbiamo favellato fin qui Olimpio ed io?
Il Duca abbassava la faccia, e arrossiva.
- Per concludere, Olimpio, bisogna che tu la levi, e la porti colà ove ti verrà indicato.
- Comandate altro, Eccellenza?
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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