Avverti che non ti veggano uscire di casa mia; perocchè, quantunque tu sii meglio del pane, e onesto a prova di maglio, tu capisci bene che si possono avere amicizie migliori delle tue. - Marzio!
E Marzio comparve.
- Marzio, accompagna questo evangelista, per le scale di ritirata, all'uscio del giardino che sta sul chiasso. Addio; mi raccomando alle tue sante orazioni.
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* *
- Come va, compare? - mentre Olimpio andava, così, battendo sopra la spalla di Marzio, lo interrogò.
- Come piace a Dio, - rispose Marzio un po' duramente. E l'altro:
- Oe, che non mi ravvisate, Marzio?
- Io no...
- Guardatemi meglio, e vedrete che parrà a voi quello che pare a me.
- E che par egli a voi?
- Pare che noi saremmo un magnifico paio di gioie attaccati alle orecchie di donna forca.
- Olimpio, siete voi?
- Lo spirito della forca ci fa come lo aceto nel naso; rischiara lo intelletto, e richiama la memoria...
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- Conte, prese a dire il giovane Duca esitando; io temo mostrarmi ingrato al consiglio ed aiuto vostri... e non pertanto sento non vi poter ringraziare. Dio... (ma io faccio male a invocare il suo santo nome in questa trista faccenda, - sarebbe meglio ch'ei non ne sapesse nulla). La fortuna dunque operi, che non vada a finire in pianto.
- E la fortuna è per voi; perocchè, come femmina, ella ama i giovani, e gli audaci. Se Cesare non passava il Rubicone, sarebbe diventato Dittatore di Roma?
- Sì; ma neppure gl'idi di marzo lo avrebbero veduto trucidato sotto la statua di Pompeo.
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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