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      I ducati, di che io ti diceva, già sono tuoi...
      - Dove son eglino?
      - Non manca altro, che tu le li vada a pigliare. Non torcere il muso. Hai tu veduto quel corvo di prete? Ebbene; io glieli ho donati secondo la tua intenzione. Ora hai da sapere come costui sia curato a santa Sabina, piccola chiesa lontana dall'abitato. In casa tiene una vecchia, un gatto, e, a quanto pare, un asino: faccenda agevole, e da compirsi stanotte. Troverai i danari dentro allo inginocchiatoio accanto al letto del prete.
      - O perchè glieli donaste voi, se avevate in mente di ritorgli sì presto a quel poveraccio?
      - Quando io pretesi insegnarti la maniera di entrare nel palazzo Falconieri, tu mi avvertivi non ispettare a me mescolarmi in simili bisogne.... te ne ricordi? Adopera dunque verso me la discretezza, che volesti io usassi teco.
      - Avete ragione: non fa neanche una grinza. Volete, altro, don Francesco?
      - Ah! sì; un altro servizietto da poco. Conosci il falegname, che abita presso Ripetta? Quel desso, che rifece la casa co' miei danari?(12)
      - Quel giovane, che stava dianzi in sala ad aspettare? Sicuro che lo conosco, e so dove sta di casa; perchè quando la faceste rifabbricare di nuovo andai a vederla, per ingegnarmi a spiegare su la faccia del luogo lo indovinello della vostra beneficenza.
      - E non sono uso a fare del bene io? Ed anche adesso non ti benefico? Non aggiungere la ingratitudine agli altri tuoi peccati, perchè egli è quello che più dispiaccia all'angiolo custode. - Domani notte...
      - Non posso servirvi: sono impegnato col signor Duca.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





Sabina Falconieri Francesco Ripetta Duca