.. Se sai, e se puoi, inceneriscimi:... io ti sfido a fulminarmi... - E qui piegava il collo sull'altare; e, trattenutosi alquanto, per bene tre volte gridò: non odi? - In fine levò audacemente il capo maledetto: le membra gli tremavano, non l'anima. Guardò la figlia: gli occhi grinzosi a mano a mano gli si stringevano, e ridevano il riso della vipera; si mosse minaccioso contro a lei, che lo aspettò senza battere ciglio, e con parole forsennate volubilmente favellò:
- Che cosa è Dio? Deus erat verbum: Dio è una parola - niente altro che una parola; e san Giovanni lo ha detto. - Questo morto non è morto (e con la mano percuoteva forte la fronte del morto figliuolo). Gli enti mutano forma, non si disperdono mai. La materia fu prima della creazione, e sarà dopo lo scioglimento del mondo. Da questo cadavere nasceranno migliaia di viventi, e, morti anch'essi, ne diverranno altri vivi: perpetua vicenda di vita e di morte, ecco tutto. La vera sapienza, o figlia del mio cuore, la vera sapienza, intendimi bene, consiste nel ricavare la somma maggiore di piaceri dalla forma che la natura ci destina attualmente. - Vieni, Beatrice, te sola amo... tu sei lo splendore della mia vita".... te...
E più, e più sempre, invaso da diabolica insania, si accosta lo iniquo vecchio a Beatrice; e già la tocca, e già fa prova di gittarle smanioso le braccia al collo; quando la donzella dà indietro un passo inorridita, e forte spingendo la bara, esclama:
- Tra me e voi io pongo il vostro parricidio. -
La bara urlata si rovescia portando seco le ghirlande dei fiori, il morticino, e parecchi candelieri co' ceri accesi: i quali cadendo a rifascio addosso a Franceseo Cènci, ebbero virtù di stramazzarlo per terra.
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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