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      .. fiere contro fiere... dura necessità! ma sia; - purchè rimangano ignudi i miei figliuoli, venga anche il diavolo, e si vesta del mio mantello. - La onorevole figura che farebbe il diavolo, col mio mantello scarlatto trinato di oro! Nessuno presuma accusarmi di non aver lasciato sostanza ai miei figliuoli e nepoti, chè avrebbe torto. Come Timone lasciava agli Ateniesi il fico del suo campo onde vi si potessero impiccare a loro bell'agio, io lascio in retaggio ai miei discendenti il Tevere perchè vi si affoghino dentro(55).
     
     
     
     
      CAPITOLO X.
     
      IL CONVITO.
     
      Cènci. "Benvenuti, amici e gentiluomini; benvenuti,
      principi e cardinali, colonne della Chiesa, cheonorate il nostro festino con la vostra presenza ... quando
      avremo ricambiato insiemeun brindisi o due, voi vorrete reputarmi
      carne e sangue come siete voi, peccatore invero;
      da Adamo in poi siamo tutti così; macompassionevole, mansueto e pietoso".
      SHELLEY, Beatrica Cènci.
     
      È bello vedere il tremolio azzurro e di oro delle acque marine, però che esse abbiano senso d'amore, e voce fatidica. - Al raggio della luna, che di loro s'innamora, palpitano di piacere. - Parlano, quando si succedono come lacrime lungo le sponde, una lingua di pianto, composta dei gridi dei naufraghi raccolti per tutta l'ampiezza della sua superficie: pei liti del mare Egèo ripetono un lene lamento di lira, poichè Saffo immergendosi in coteste acque vi lasciasse la sua vita ed il suo amore.
      È bello vedere il Sole prorompere nella magnificenza dei suoi raggi dai patrii colli, e accendere con uno sguardo la vita per la terra e pel cielo; ed è pur bello, affacciati da una balza, mirarlo quando tramonta, e lascia dietro a se una nebbia dorata, come un monile che donava alla donna dei suoi pensieri il cavaliere in procinto di partire per terre lontane; o nuvole tinte in porpora, quasi mantello reale consegnato alle ore sue ancelle prima di andare a giacere, per ripigliarlo al suo svegliarsi domani.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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