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      .. non per questo essa si commuoverà. La forza è il diritto; il diritto e la forza nacquero gemelli ad un parto, ed abbracciati insieme. Io lo so; l'ho provato, e tutto giorno, e sempre io lo vedo e lo sento: il diritto è la forza. - Guarda per tutto, fanciulla, e tu vedrai come in cielo e in terra altro non ti rimanga rifugio, che nel mio seno: ricovrati qua dentro, e troverai l'asilo che Dio e gli uomini, sordi del pari e spietati, ti ricusano. - Se io ti ami immensamente, tu pensalo - da te in fuori, io odio tutto in cielo e sopra la terra. Abbandonati pure in balìa di me: tu cercheresti invano un altr'uomo che mi valga: io ho ereditato i doni di tutte le età. La gagliardìa della gioventù non mi abbandona ancora: in me il consiglio della età matura: in me la tenacità della vecchiezza... Amami dunque, Beatrice;... bella... e terribile fanciulla... amami. -
      - Padre! se vi affermassi che vi odii, io non vi affermerei il vero; che io vi tema, neppure. Io vedo che il Signore ha creato in voi un flagello come la fame, la peste e la guerra, e questo flagello egli ha rovesciato sopra di me. Io piego, senza mormorare, la testa ai suoi misteriosi decreti; onde sfiduciata di ogni soccorso umano vie più mi accosto a Dio, e confido le mie sorti nella sua misericordia. - Padre, per carità uccidetemi!
      Qui la desolata si prostrò davanti al Conte a braccia aperte, quasi aspettando il colpo.
      Perchè Beatrice balza in piedi allo improvviso, e si avviticchia intorno alla vita del padre suo? Perchè con ambe le mani gli cuopre la testa?


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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