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      - Vesti il cilizio - vecchio! - Cuopriti i capelli di cenere..... tu hai peccato abbastanza. La penitenza è un battesimo ardente; ma il fuoco purifica più, e meglio dell'acqua. Se la tua prece non giungesse ad inalzarsi fino al trono di Dio, e minacciasse ricaderti sul capo in grandine di maledizione; io ti starò al fianco, e aggiungerò la mia, e saranno ascoltate insieme; ambedue accolte, o ambedue rejette. Che se ad ogni modo la giustizia vuole vittime di espiazione..... ecco, io volentieri offro la mia vita in riscatto dell'anima tua: - ma affrettati, vecchio... l'orlo della fossa è sdrucciolevole.... vecchio, pensa che te ne va della tua eterna salute....
      Don Francesco stavasi ad ascoltarla sorridendo. Quando ella ebbe finito, con voce beffarda le rispose:
      - Bene sta, mia diletta Beatrice; - tu sola puoi educarmi alle gioie celesti del paradiso... Verrò a trovarti stanotte.... e pregheremo insieme....
      Beatrice lasciò cadere il braccio paterno. Coteste parole, e gli atti pieni d'infamia ebbero la maligna virtù di assiderarle ogni gentile entusiasmo, e respingerla nella dura realtà della vita. Ella quinci dipartivasi con faccia dimessa, gemendo queste parole:
      - Perduto! - perduto! Oh, senza rimedio perduto!
      Don Francesco si versava precipitoso un'altra tazza di vino, e la bevve di un sorso.(66)
     
     
     
     
      CAPITOLO XI.
     
      LO INCENDIO.
     
      Satanasso (perchè altri esser non puote)
      Strugge, e ruina la casa infelice.
      Volgiti, e mira le fumose ruoteDella rovente fiamma predatrice;
      Ascolta il pianto, che nel ciel percuote.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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