- Uditemi, Verdiana; voi avete parlato molto e male, Dio vi perdoni. E chi vi ha insegnato a pensare tanto tristamente del prossimo... di un curato... di me?... Parvi essere io stato, per tutto il tempo che vivete con me, cosiffatto uomo da meritarmi simili rabbuffi? E se nol fui, come da un punto all'altro di vino sarei diventato aceto? Uditemi. Dal campo ha da uscire la fossa. Io e Giannicchio scerremo gli embrici e i tegoli sani dal tetto della canonica, e gli adatteremo sul tetto della chiesa: alla canonica gli riporremo nuovi: potremo tagliare sei camicie alquanto lunghe, e quando ne occorrerà bisogno per chiesa aggiunteremo una striscia di trina a qualcheduna di quelle, e serviranno per camici: dalla coperta di cataluffo ricaveremo due pianete; una gialla, e l'altra faremo tingere in rosso; le lampade e le ampolline si adoperano così in Chiesa come in casa: - farò ancora raschiare, ritingere, riconficcare, insomma riporre a nuovo il Crocifisso che tengo accanto al letto, e per le feste lo esporremo in chiesa.
Il buon prete col suo cervello aveva armeggiato in questa guisa: il patto fatto mi obbliga a non impiegare nemmeno uno scudo in chiesa. Maladetto quel patto! Ma se tolgo le tegole e gli embrici dalla canonica impedisco che l'acqua coli in chiesa, e osservo la promessa: bene è vero, che così mi tocca a rifare il tetto alla canonica; sia: ma potrò sempre sostenere, che per la chiesa non ho speso un papetto. e rifiutare addirittura il danaro. Ma no... perchè se non accettava non poteva sguarnire la casa per addobbare la chiesa.
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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