Pagina (224/814)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ciò lo conserverà sano, e a noi sempre gradito; perchè vedendolo ozioso a ingrassare, chi sa che non ci cadesse in disgrazia come un disutilaccio mangiatore di pane a tradimento.
      - Verdiana, voi siete la erede vera della Sibilla Cumana.
      Come poi successe il caso dell'Asino tornato, e del danaro cresciuto potranno sapere tutti coloro, i quali si compiaceranno leggere il veniente capitolo.
     
     
     
     
      CAPITOLO XIII
     
      IL TRADIMENTO
     
      Poichè si vide il traditore uscireQuel che avea prima immaginato invano,
      O da se torlo, o di farlo morireNuovo argomento immaginossi, e strano.
      ARIOSTO, Orlando Furioso.
     
      La notte era alta, e don Francesco Cènci se ne stava ridotto nel suo studio, leggendo con molta attenzione il libro di Aristotele intorno alla natura degli Animali; e ad ora ad ora si soffermava meditando, e notando sopra i margini con minutissima scrittura le riflessioni, che gli si affacciavano allo spirito. Ad un tratto batterono le due dopo la mezza notte: lo squillo percosse l'aria acuto come una domanda superba. Pareva che interrogasse: "chi ardisce vegliare in questo tempo di morte?"
      - Veglio io, rispose don Francesco, ma senza pro. I misteri della natura si tentano invano. - Gira, rigira; io te lo do per giunta, se riesci a ritrovare la porta donde sei entrato. - Chi inventò a distinguere il tempo, che fugge in ore, in minuti e in secondi, io per me tengo che fosse uno dei peggiori tristi che mai abbiano vissuto nel mondo. Capisco ancora io che, viaggiando per Roma o per Napoli, l'uomo possa mettere il capo fuori della carrozza onde procurarsi il piacere di leggere sopra le colonne migliarie di quanto spazio ha accorciato il termine del suo viaggio; ma quando la città a cui ci avviciniamo è Necropoli, il Campo-santo, oh! allora vada allo inferno chi mi dice: "siamo per arrivare; ecco l'ultimo miglio!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





Sibilla Cumana Asino Orlando Furioso Francesco Cènci Aristotele Animali Francesco Roma Napoli Necropoli Campo-santo