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      Non ve lo espressi pur dianzi? Ogni uomo
      è forza che fili la stoppa che gli pose in mano il destino.
      Forse, chi sa? Dove io vi avessi trovato diversa daquello che siete, vi avrei tenuta di maggior senno, ma vi
      avrei amata meno.
     
      - Ebbene, Marzio, per favore estremo io vi chiedo lasciarmiper breve ora la lanterna, e recarmi quanto abbisogna
      per iscrivere. - Io non voglio omettere di tentare argomentoalcuno di salute piuttosto per non avermi a rimproverare
      di negligenza, che per isperanza che io ne abbia: distenderò
      un memoriale a Sua Santità, supplicandola per le viscere diGesù Cristo che provveda a me come fece a Olimpia. Questo
      parmi il partito migliore. La fuga con Guido, che immaginaiesaltata dalla passione, io riprovo adesso: conosco che desterebbe
      scandalo; il torto sarebbe mio, e il mondo, ignaro dellecause che mi mossero, confonderebbe la mia deliberazione
      col volgare amore d'invereconda fanciulla, che sottomette laragione al talento. Inoltre per cagione mia andrebbe guasto
      ogni disegno di Guido: sembra che a lui prema tenersi ilPapa bene edificato, e tanto basta per amante discreta onde
      abbia a rispettare la volontà sua. Ogni via ultima di salutesta in questo, che Guido si adoperi a fare pervenire prestamente
      il memoriale al Pontefice, e ne ottenga risoluzione sollecita.
      Voi poi, per accendere Guido a non indugiare, gli confideretequello, che io morirei di vergogna a palesare, non
      che ad altrui, a mia madre. - No... no... sciagurata! nongli dite nulla... promettetemi, Marzio, che non gli direte nulla.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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