Partito ch'ei fu, il Conte, ridendo, disse loro:
- Reverendi Padri, lo avete notato bene? Domani eglipartirà per Rocca Petrella; le vostre paternità lo aspetteranno
nel luogo che reputeranno più adattato, e voi me lo mandereteallo inferno, o in paradiso (che in quanto a questo poco
m'importa) con due palle traverso il corpo... avvertite, chequattro non guastano nulla: poi gli celebrerete due messe in
suffragio dell'anima. Intanto prendete la elemosina; - e porgevaloro un gruppo di moneta.
- Eccellenza dormite fra due guanciali, che noi vi serviremoda pari vostro; - rispose uno dei frati.
- Anime elette! Anzi, per non dar luogo a svarioni, osservatequesto mantello scarlatto; voi lo vedrete o addosso
al vostro uomo, o davanti alla sella del suo cavallo.
- Oh! non fa al caso perchè io l'ho in pratica.
- Davvero? E come?
- Eccellenza ve lo dirò un'altra volta, perchè stando quiin Roma mi sembra camminare sopra la zolfatara... mi si
bruciano le scarpe.
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* *
- Marzio, accompagnate coteste Reverenze. Padri, io miraccomando alle vostre orazioni.
- La pace sia con voi.
- Amen.
Marzio accompagnò cotesti frati di cui lo strano aspettoera tale, da fare rabbrividire Cristo comunque crocifisso: tentò
ficcare gli occhi sotto al costoro cappuccio, ma non gli vennefatto di bene ravvisarli: mentre stavano per uscire, uno di
loro, voltandosi per salutare col solito ritornello la pace siacon voi, lasciò cadere un largo coltello; il quale raccolto
prestamente da Marzio, fu con gesto umile presentato al frate
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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