Pagina (285/814)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
      - Ho riscosso il prezzo; e tu sai la regola di sicario onorato.
     
      - In questo caso troverai giusto, che io ammazzi prima te.
     
      - Niente affatto; vi è modo di aggiustare tutte le cose.
      Noi fummo compagni antichi nella banda del signor Marco,
      dove imparammo sempre onorati esempii di virtù; cane nonmangia carne di cane: qualche volta, per rabbia, un occhietto
      di più, che ci facciamo, non guasta la buona amicizia; madietro la siepe mai: questo operiamo per conto dei Signori
      contro gli Signori perchè ci sono tutti nemici vecchi. Però
      quando si è ricevuto il prezzo dell'omicidio bisogna adempireil patto; altrimenti il nostro mestiere, come conosci al
      pari di me, scapiterebbe di credito e di avventori. Io mi sonolegato per fede ad aspettare domani, su la strada per Ròcca
      Petrella, un uomo che porterà addosso o sul cavallo un mantellodi scarlatto, e ammazzarlo. Io lo aspetto, egli non passa;
      il mio obbligo è soddisfatto, e posso tornarmene in buonacoscienza alla macchia. Ti garba così?
     
      - Eh! non ci è di male. E il tuo compagno chi è egli?
     
      - Gli è figliuolo di Trofimo il molinaro. Vedi un po' come
      è cresciuto; ha fatto a occhiate: trovò la sua amorosa a discorrerecon un giovanotto di Rieti, e gli accadde di scannarli
      tutti e due - una vera ragazzata: - saranno sei mesiche ha preso la macchia, e promette bene. Ora lasciami andare,
      e occhio alla penna perchè il vecchio è mastino dibuona razza.
     
      - C'ingegneremo, fra Grimo; non fosse altro per non faretorto alla reputazione della compagnia. Ma, senti, mi è venuto


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





Marco Ròcca Trofimo Rieti Grimo