.. a maledire l'eco della propria voce; no, dopo il tradimento di Cristo redentore, la terra non rimase spaventata da parricidio più truce.
E sia che la fiammella della fiaccola ardesse minacciosa e stridente, doveva la Francia rovesciarla a terra, ed estinguerla? Chi avrebbe mai creduto che l'atteggiamento della Francia in Italia fosse quello, che gli scultori attribuiscono al Genio dei sepolcri? Vedetela; ella ha precipitato nella sepoltura un Popolo intero, l'ha chiuso con la lapide, e vi si è posta a sedere sopra ridendo un riso da folle.
E quando l'aria prese a rombare dintorno d'uno stridore di penne percosse, e torme di avvoltoi comparvero da occidente e da oriente, la Francia levò le ciglia un poco in su, e disse loro: "Uccelli di rapina dal becco acuto e dagli artigli taglienti, io ho ferito questo Popolo di ferita fraterna: non bastava togliergli il sangue, io l'ho privato della speranza: l'ho ricinto di due catene, e l'ho ricacciato nella tomba: quando lo lascerò ne suggellerò il coperchio co' sette sigilli della Repubblica, come il libro dell'Apocalisse(90). Così confondendo cose, affetti, e sembianza di cose, il dubbio uccide l'anima, e l'uomo perde non solo la potenza, ma perfino il desiderio di vivere: andate, voi siete mal destri soffocatori di Popoli".
Allora gli uccelli di rapina, ripiegando le ale verso le contrade native, schiamazzavano per via:
Gloria alla Francia soffocatrice sapientissima della libertà dei Popoli!
Bene stia. Intanto tu, o Francia, come la Scilla sicula, ti vai fabbricando intorno alla vita una cintura di cani(91). - Quando essi rivolgeranno contro i tuoi fianchi i loro denti, tu urlerai con immenso guaio: "aita! aita!
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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