Il mondo udrà cotesto grido, e si turerà le orecchie esclamando:
Non le badiamo; però che le parole di Francia sieno vortici, dentro i quali scompariscono marinari e naviglio!
In quel giorno un altro diluvio allagherà la terra, e l'antico patto dell'alleanza sarà distrutto.
O Tevere! I sogni della gloria sono passati per me: il cuore è sazio di passioni ardenti; egli non può più desiderare, ed imprecare nemmeno: adesso egli si compiace a fissare in faccia la morte. Quanti misteri di delitto stanno nascosti entro i tuoi gorghi, o Tevere! A me fu concesso penetrare là dentro, e interrogare le ombre che li traversano incorporee, e non pertanto visibili, come lo spettro di Cleonice la trafitta appariva a Pausania quando si affacciava su le acque(92). Io li guardo, e vedo attraversarli un'ombra grande, e sento dietro gridarle:
Gracco! Gracco!
Quali passioni mossero lo infelice tribuno? Cupidità di potenza, o vaghezza di fama, o impeto d'ira, o vendetta di oltraggio patito? Tutto questo può darsi: ma la sua stirpe, e il censo, e lo ingegno, che pronto gli aveva dato natura, lui ponevano dalla parte degli oppressori, ed ei poteva, seduto al convito della forza, bevere la desolazione del Popolo. I Patrizii gli avevano detto:
Scegli essere oppressore, o vittima
.
Egli scelse la virtù, e lasciò loro il delitto(93). Volontario si pose fra gli oppressi, e li difese con le parole e col sangue, finchè giacque col cranio spezzato dagl'implacabili Patrizii. Mani patrizie lo strascinarono per le vie latine: Patrizii quelli, che, col pretesto di porlo in parte dove non potesse più nuocere, lo gittarono trucidato fra i tuoi gorghi, o Tevere.
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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