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      .. e quando arriva, a che giova? Le tue tarde lacrime, o Popolo, hanno spento talvolta lo ultime faville della cenere del martire; ma esso non possiedono la virtù di riaccendere la fiamma nel corpo abbandonato dallo spirito.
      E tu potesti un giorno, e forse ancora potresti, o Popolo, raccogliere la polvere, che Gracco morendo gittò contro il cielo, e crearne Mario(97), l'uomo di ferro trucidatore dei Patrizii; ma a Caio Mario subentra Caio Silla, l'uomo di acciaio trucidatore del Popolo, e la Patria muore con le vene aperte dalla empietà di tutti i suoi figli. Io pertanto levo gli occhi al cielo, e domando: dunque?
      Ahi! Esperienza, sapientissima stolta, perchè sopra la siepe arida del passato vai tu cogliendo spine che ti pungono le dita? Chi sostiene vivere per inebriarsi di vendetta, viva; i suoi occhi vedranno quel giorno di sangue: chi poi dura, anima ingannata, a soffrire la rea temperie, e la empia compagnia per salutare l'alba della umana felicità, stringa la zona, e parta: i cuori delle presenti generazioni non sono che possano ospitarla.
     
     
     *

      * *
     
      Da molti giorni le domestiche mura aspettano invano Giacomo Cènci. Luisa, quantunque si sentisse sempre l'animo acceso dalla passione, pure lo impeto della ira principiava a declinare in lei: così cessato il vento continuano grossi marosi a percuotere il lido minaccevoli in vista, ma senza pericolo dei naviganti. La fierezza governava la gentildonna romana; però, non ostante cotesta passione, male si adoperava a imporre silenzio allo immenso affetto che sentiva pel suo marito.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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