- Lascia che ne ammazzi a conto almeno un paio: - e sì dicendo traboccava giù in terra, se le mani pronte di Beatrice nol soccorrevano.
- Badiamo a salvarci, per amore di Dio... vedete, che male potete reggervi in piedi;... e ripresolo pel braccio lo traeva seco.
Continuarono il cammino, e chiunque avesse potuto contemplarli avrebbe creduto vedere la pittura di Raffaello nelle logge Vaticane, rappresentante la liberazione di San Pietro dal carcere per opera dell'Angiolo. I banditi dormivano atteggiati come i soldati; bella, e divinamente benefica incedeva Beatrice uguale all'Angiolo. La testa del Conte talvolta, lo abbiamo già avvertito, sembrava quella di un santo: però, considerati i suoi meriti, era giusto che non a quella di San Pietro, sibbene all'altra di San Giovanni decollato si rassomigliasse.
Percorsa la caverna salirono una viuzza scavata nel masso parallela alla porta, e dopo piccolo tragitto riuscirono all'apertura, nascosta con diligente accuratezza sotto una folta macchia di pruni. - Soffiava su que' poggi una brezza matutina mordente assai, in ispecie per coloro i quali, come Beatrice e il Conte, uscissero da luoghi caldi, e fossero leggieri di vesti: di più il Conte aveva la febbre addosso, e non pertanto, assorti entrambi nel pensiero della fuga, o non la sentivano, o non la badavano. Il sole non si era anche levato, ma l'alba serena concedeva allungare la vista intorno alle cose circostanti, e a Beatrice venne fatto di scuoprire immediatamente un cavallo, che legato a un albero pascolava poco oltre i primi cespugli del bosco.
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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