) mancare qualche sera alla veglia, o al teatro... bastavi l'animo a tanto? Se bastavi, e se sentite la necessità di vestire a corrotto finchè la servitù della Patria dura, licenziate gli eserciti stanziali; imperciocchè oltre la spesa strabocchevole, che sempre portano seco, le armi poste in mano a pochi se talora difendono la libertà, più spesso convertonsi in arnese di tirannide. - Privi di virtù civili e di virtù militari, che Dio vi benedica, o come mai presumete voi acquistare la libertà, ed acquistata serbarla?
- Voi voleste mietere, e non seminaste; voi non piantaste, e voleste raccogliere. E quando avreste seminato e piantato, avreste eziandio dovuto sapere che altra è la stagione del seminare, ed altra quella del mietere: che alla primavera non si domandano i frutti dello autunno, nè allo autunno i fiori della primavera; che i frutti bisogna, prima di coglierli, lasciare al sole perchè maturino; e colti anzi tempo guastano la pianta, e morsi allegano i denti. Io parlo a voi, che vi chiamate amici della libertà; però che altrove non sarei inteso, e forse chi sa se lo sarò da voi. Voi avvisaste, e per avventura avvisate anche adesso, tenere su ritta la libertà co' chiodi; però in cotesta guisa fannosi crocifissi, non già cittadini liberi. Per forza non si fonda libertà, come per forza non fondasi servitù: per forza si fa l'aceto. Quantunque volte sopra terreno non dissodato da forte, e generosa virtù tu pianterai con violenza la pianta della libertà, perderai irreparabilmente gli effetti della persuasione e della violenza: quella, perchè non bada alle parole, ma ai fatti; questa, perchè essendo proprietà di tirannide, comunque invocata dalla libertà, bisogna che a tirannide ritorni.
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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Patria Dio
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