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      - E allora, perchè con tanta insistenza me lo domandate voi?
      - Ve lo domando per la salute dell'anima vostra; perchè come cristiana e cattolica, quantunque indegnamente lo siate, dovreste sapere, che morendo senza confessione voi infallibilmente andreste perduta.
      - Come! la cura che voi, signore, dovreste porre alla salute dell'anima vostra, può darvi agio di pensare anche alla mia? Lasciate che ognuno provveda alla sua salvezza come meglio la intende. Queste sono cose che passano tra il Signore e la sua creatura, e non ci entrate voi. Voi, se siete convinto, condannatemi, e basta.
      - Accusata! Fate senno, e avvertite che i modi temerarii adoperati da voi al cospetto dei vostri giudici ad altro non possono condurre che a peggiorare la vostra condizione, già grave abbastanza; e in quanto a me poi non possono partorire effetto veruno perchè, oltre all'avervi esorcizzata nelle regole, porto qui meco un rimedio sicurissimo contro le malìe e le incantagioni, quando mai vi fosse rimasta facoltà di adoperarle a mio danno. Ora, per la seconda volta ve lo domando; volete, o non volete confessare?
      - Quello che la santa verità mi faceva debito confessare, ho confessato; la menzogna, che voi cercate, con lo aiuto di Dio, nelle braccia del quale io mi rimetto, non sapranno strappare i vostri tormenti, nè le vostre blandizie.
      - Questo è ciò che staremo a vedere. Intanto io vo' che sappiate, bene altri cervelli che non è il vostro aver saputo mettere a partito, io. Notaro Ribaldella scrivete: "Invocato il santissimo nome di Dio.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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