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      Se a taluno poi venisse fatto di considerare come il giudice Luciani si assomigli al giudice Valentino Turchi, al vicario Boccale, ed a mille altri giudici e fiscali, io mi permetto avvertirlo, e vo' che mi creda dacchè io gli parlo per esperienza, che ordinariamente cosiffatti giudici e fiscali si assomigliano tutti; e la differenza unica, che corra fra loro, consista nello avere le unghie un poco più lunghe, o le orecchie un momentino meno corte.
      La immensa voglia che sentiva il Farinaccio di comparire al cospetto del Cardinale nepote e la preoccupazione del Luciani nello uscire, furono causa che questi due personaggi si urtassero malamente nel petto e nel ventre sopra il limitare della stanza; e siccome lo avvocato era grosso e gagliardo, e il presidente, debile per mal di sciatica, camminava sciancato e dondolante come fanno le botti rivoltate in piano prima che si fermino, questo ultimo corse pericolo di rientrare a complire il cardinale a mo' dei gamberi, se non si fosse con ambe le mani attenuto alle pettorine della veste dello avvocato. Il Farinaccio poi non era tale, da ridere per cotesto caso: all'opposto, volendo, com'uomo espertissimo nelle umane passioni, correggere con la lingua il fallo involontario del corpo, circondò il presidente Luciani col tuono di uno immenso saluto:
      - Meritissimo signor Presidente, le faccio umile reverenza.
      Per la qual cosa il Luciani, considerando il credito che un saluto così ossequioso di tanto avvocato stava per procurargli appresso i camerarii, si sentì come raddolcito, e deliberò rispondergli, come gli rispose, con un terzo meno della rabbia consueta:


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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