- Io... propriamente... io. O che ci è egli di strano? Si parla al Papa che ha gli orecchi nei piedi, e non potremo parlare all'avvocato Prospero Farinaccio che li porterà, io mi figuro, attaccati alla testa?
- Ma lo sapete voi chi sia il clarissimo signore avvocato Farinaccio?
- Sicuro eh! che lo so. Egli è un uomo come me: sarebbe forse nato dal Colosso del Montecavallo, o si vanterebbe cugino del re Porsenna? Su, via, andate ad annunziarmi, ch'io so che è in istudio.
- O il nuovo pesce, ch'è capitato stamattina!, mormorò sommesso il primo scrivano, e poi a voce alta soggiunse: "ci ha gente".
- Aspetteremo -
Rispose il carbonaro; e senza un rispetto al mondo si pose a passeggiare villanamente di su e di giù per la stanza, con insopportabile fastidio dei copisti; i quali un po' per la stizza, un po' per lo inusitato schiamazzo sbagliando sovente, lo mandavano allo inferno, sotto voce però; chè la sembianza traversa, e le membra gagliarde li persuadevano a procedere con precauzione. Di tratto in tratto, giusta il costume dei codardi insolenti, si sfogavano alternando motteggi e scherni.
- Il passo degli allocchi è anticipato questo anno.
- Vello com'egli è tondo; e' pare che abbia l'aria di aver beccato più miglio che ginepro.
- Fa' di farti cucire le fodere nuove alle tasche, per sospetto che non te le sfondi la mancia.
- Avvertirò il sere di aggiuntare due lenzuola insieme, per farne un sacco capace a contenere li danari a conto.
Extra jocum: parente del diavolo ha da essere, tanto egli è nero; e sento dire che il diavolo sia più ricco di Papa Sisto, che mise dieci milioni di oro in castello(163).
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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