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      - Se io vi dicessi andate, ed annunziatevi, lo fareste voi?
      - Se questo giova farlo subito non mi parrebbe tosto.
      - No, no: voi sareste una vittima di più, nè torreste lo agnello di bocca al lupo. L'amore tornò infesto alla infelice fanciulla del pari che l'odio. Il popolo le appone la strage paterna per darle una corona di gloria, il Papa gliel'appone per rapirle la sua sostanza... Ardua cosa (e si batteva la fronte tutto angoscioso) ardua cosa in verità.
      - Deh! signor Prospero, non gli abbandonate, per carità...
      - E per di più, sempre distratto favellava il Farinaccio, in corte mi hanno in uggia; e temo che se questa volta capita loro il destro, mi conciano e cimano come un panno francese.
      - In corte io conosco tali, che sicuramente vi darebbero favore; e so che voi trovereste i cardinali Francesco Sforza e Maffeo Barberini dispostissimi a secondarvi...
      - Questo sarebbe qualche cosa... E come dovrei presentarmi io a cotesti porporati?
      - Andate franco; voi li troverete informati di tutto(165).
      E nonostante questo la mente del Farinaccio tenzonava fra il sì e il no, e gli si leggeva in volto; sicchè il carbonaro con voce di pianto insisteva pregando:
      - Ed ora che sapete tutto, li lascerete perire senza aiuto?
      - E se io mi perdo con esso loro?
      - Benefizio che si argomenta non è benefizio.
      Questo dialogo era da ambe le parti favellato con tanta passione, che Guido Guerra, obliandosi, adoperò la naturale sua voce; però che il Farinaccio non si potè trattenere dallo esclamare:
      - Voi siete monsignor Guerra.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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