Quando i popoli, rotte ad una ad una le penne della grande aquila che ecclissava il sole della libertà, sperarono de riscaldarsi ai raggi de quello, ecco altre ombre si posero fra mezzo all'uomo e alla libertà, e le mandavano le chiavi di San Pietro - il pescatore ebreo. - Ma la forza si consuma, e l'astutezza altresì; e se il pomo del brando romano non giunse a conficcare il chiodo alla ruota della fortuna, molto meno poteva farlo il pastorale del chierico. La vendetta rode di nascosto, ma inevitabilmente, a guisa di vena di acque sotterranee, la forza. Dietro un tronco di albero, dietro l'ara di un nume, da per tutto e sempre tiene teso l'arco, e presto o tardi saetterà il tendine d'Achille; ma la frode si logora coll'uso delle sue stesse malizie, come l'orologio a polvere si vuota lasciando cadere i grani della sabbia che misurano il tempo.
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Il Papa siede sublime sopra il capo di tutti, sotto un baldacchino di velluto cremisi ornato di frange di oro. Sceso un gradino, gli seggono sopra sgabelli attorno quattro cardinali: da un lato Cinzio Passero cardinale di San Giorgio, nepote per parte della sorella Giulia, e Francesco Sforza cardinale di San Gregorio in Velatro; dall'altro Pietro Aldobrandino cardinale di San Niccolò alle Carceri, nepote per parte del fratello Pietro, e Cesare Baronio cardinale dei santi Nereo ed Achilleo, avvolti nei magnifici loro paludamenti di porpora: poi, in un ricinto più vasto, su stalli onorevoli, e cardinali, e vescovi, e di ogni maniera prelati, cospicui per cappe o pagonazze o vermiglie.
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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San Pietro Achille Papa Cinzio Passero San Giorgio Giulia Francesco Sforza San Gregorio Velatro Pietro Aldobrandino San Niccolò Carceri Pietro Cesare Baronio Nereo Achilleo
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