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      Ma l'artiglio, che gli straziava fra la camicia ed il petto, non compariva di fuori; i loro tormenti non ebbero, e non potevano avere consolatore: soffrirono muti, nè osarono levare neppure un gemito per sospetto che l'eco lo raccogliesse, e lo rincacciasse loro nel volto come un'accusa. Adesso cotesti giudici da secoli furono giudicati. Torciamo lo sguardo dal loro destino, imperciocchè quei ribaldi non meritino nè anco una maladizione.
     
     
     
     
      CAPITOLO XXVI.
     
      LA CONFESSIONE
     
      Di sante preci il frate soccorreaLa derelitta alla tremenda andata;
      E levata la mano la scioglieaBenedicendo, dalle sue peccata.
      GROSSI, Ildegarda
     
      Il Papa si era riposto nel seno la sentenza come un pugnale, e, a modo di sicario, luogo e tempo studia per adoperarla. Il compianto del popolo gli giungeva al Vaticano come il fiotto della marea in tempesta, ed egli aspetta che quei cavalloni dello impeto popolare posino alquanto per condurre a fine lo immutabile proponimento.
      Mentr'ei così speculando attende la occasione, ecco la fortuna mettergliene una nelle mani, ch'egli stesso non avrebbe potuto immaginare più tempestiva, o migliore. Francesco Cènci, come sovente a se medesimo augurava, fu fatale alla sua famiglia non pure in vita, ma parve davvero che anche dopo morto stendesse la destra fuori del sepolcro per afferrare i suoi parenti, e cacciarveli dentro insieme con lui. Quel Paolo Santa Croce parente delta famiglia Cènci, di cui fu tenuto proposito sul principio di questa storia dolorosa, sempre fisso nel proponimento di ammazzare sua madre donna Costanza, non aveva fino allora rinvenuto modo per poterlo fare senza suo manifesto pericolo.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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