.. perchè il meglio per me è non essere osservata... nè conosciuta... se li volete?...
- Certamente; e ti darò da comperarne altri meno lugubri, dacchè una fanciulla da pari tuo non ha da usare colori foschi, nè neri; - lo vedi, io, quando vissi, li costumava verdi... E per le funi come si fa?
- Mio padre ne tiene...
- E i veli?
- Vengono somministrati dai fratelli della Misericordia... e qui Virginia proruppe in uno scoppio di pianto.
Beatrice si posò la mano sul seno, come per comprimere l'affetto che ne prorompeva, e disse:
- Bene; così avremo a pensare a meno cose ch'io non temeva. Va, affrettati, Virginia, chè le ore ci sono misurate.
Virginia tornò co' panni, e Beatrice senza frapporre indugio si mise a tagliare la tela. Ella ne teneva un lembo, Virginia l'altro, e le forbici scivolavano con maravigliosa celerità rompendo i fili.
- Osserva, Virginia, come si taglia agevolmente questo filo di tela... la vita anch'ella è un filo. - Ora, vieni qua, aiutami un po' a cucire, - a filzetta lunga, s'intende: tanto per quello che ha da durare, basterà. Se io dovessi vivere quanto durerà il punto, ch'io sto per cucire, in verità non lo farei.
E le donne si misero in giro a cucire; ma Lucrezia e Virginia poco frutto facevano, avvegnachè versassero più lacrime che non mettessero punti. Beatrice con dolce rimprovero le ammoniva:
- Perchè piangete nello apparecchiarmi questo camice, che mi deve accompagnare nel sepolcro? Qui, in Roma, Papa Giulio piangeva quando allogava la opera del suo sepolcro a Michelangiolo Buonarroti?
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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa 1854
pagine 814 |
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