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      - Vino! vino!
      - Fratello, va a dare aiuto alla mia figliuola, e ti rivestirò di nuovo da capo a piedi...
      - Vino! vino!...
      - Sì, ti darò vino quanto ne vuoi: anzi va a casa, e, dopo avermi soccorso Virginia, bevi tutto il mio vino che trovi.
      - Il tuo vino? No... è mescolato col sangue. Io non voglio del tuo vino.
      E si allontanò con un grugnito.
     
     
     
     
      CAPITOLO XXIX
     
      LA GRAZIA
     
      Onde tanta pietade in voi si alligna,
      Sacerdoti crudeli.
      ALFIERI, Saulle.
     
      Beatrice accostandosi a Padre Angelico, che genuflesso col volto celato fra le mani stavasene a pregare ed a piangere davanti la immagine della Madonna, lo toccò pianamente sopra la spalla, e gli disse:
      - Padre mio, vorreste, di grazia, chiamarmi i fratelli della Misericordia? chè ad essi e a voi desidero commettere certe mie novissime preghiere.
      - Volentieri, figliuola; e il frate andando, tornava presto in compagnia dei fratelli incappati. Essi tenevano il cappuccio tirato sul volto, sicchè di loro non apparivano altro che gli occhi, bastevoli a svelare le passioni dell'anima. Invano da cotesti fori sariasi senza fallo riconosciuto il fratello Aldobrandino, intervenuto costà meno per confortare, che per ispiare: i suoi sguardi si aggiravano attorno aridi, curiosi, micanti, e nondimeno inquieti.
      Quando le si furono schierati dintorno, la Beatrice così favellò:
      - Fratelli in Cristo! Dello ufficio caritatevole, che voi mi prestate, vi rendo col cuore quelle grazie che il mio labbro non può pronunziare, e prego Dio che vi retribuisca secondo i meriti vostri.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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