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      Di vero il Pellicano ha sortito dalla natura una specie di tasca appesa sotto il collo, nella quale ripone, e conserva i pesci che pesca: quando egli nudrisce i suoi piccoli figli se gli mette tutti dintorno al seno spingendo fuori della tasca il cibo in cima del becco, ch'è di colore vermiglio, ed in questo modo gl'imbocca: di qui l'errore popolare.
      (61) Così narra la tradizione, che i figli di Francesco Cènci, Cristofano e Rocco, rimanessero spenti a Salamanca; ma a vero dire qui la tradizione va errata. A Salamanca furono mandati a studio, donde tornarono poveri, e male in arnese, avendoli il padre fatti rimanere privi di ogni provvisione. I Manoscritti ch'io possiedo insegnano, che Rocco rimase ucciso da un Norcino: altrove leggo Orsino, e Cristofano da un Paolo Corso. È notabile, e vuolsi ritenere per sicuro, quanto leggiamo nel Giornale dell'Arciconfraternita di San Giovanni decollato in Roma, libr. 16. car. 66. "I signori "Jacomo, e Bernardo dissero, che avendo inteso, che nella querela, o processo di homicidio commesso già nella persona del quondam Rocco loro fratello è imputato il nominato Emilio Bartolini alias Charagone gli danno la pace, e consentono per ogni loro interesse alla cassazione di detta querela... e tutto dissero fare per amore di Dio, et vogliono, che detta pace sia in tutto e per tutto nel modo, che l'hanno data a Paolo Bruno, et Amileone."
      (62) Nel refettorio del convento dei frati Domenicani in Milano, scrive l'EUSTACE, fu già il celebre Cenacolo di Lionardo da Vinci, considerato come suo capo d'opera.


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Beatrice Cènci
Storia del secolo XVI
di Francesco Domenico Guerrazzi
Tipografia Vannucchi Pisa
1854 pagine 814

   





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